sabato, marzo 30, 2019

Oh,grande Lucifero,
imperatore dell'inferno
ti offro questo gatto in sacrificio!
Entra nel corpo del mio nemico e portalo alla  morte.
Lo farai perchè io te lo comando, per il potere di tutti i capitani delle grandi legioni dell'inferno: Adramelch,Alastor, Azazele.
Abigor, "pecca pro nobis".
Amon, "miserere nobis".
Belial, "Libera nos a bono".
Samael, Haborym, Zaebos, Focalor.


giovedì, ottobre 04, 2018

che decadimento, che sciatteria schifosa: ho 50 anni continuo a farmi delle pere e 2 fori ai lati dell'inguine, le gambe gonfie. mi sono stempiato, ingrassato e il viso mostra i segni dell'aquamid fatto 15 anni fa. x un'adeguata remise en forme ci vorrebbero almeno 20 mila € e io non spacciando più non li ho.
ma vedere il fisico che si disfa mi arreca dolore immenso.

lunedì, luglio 13, 2015

Talvolta, certe pervicaci esistenze resistono inopportunamente ai miei inviti, sicchè perentori, alla dipartita. Cosi mi obbligano alla richiesta d'aiuto verso forze altre, oscure, di difficile gestione che una volta evocate e soddisfatto le tue richieste vogliono restare in questa dimensione, stanche dell'ombra a cui sono state relegate da tanti anni.
Nel pronunciare il verbo della loro evocazione le labbra bruciano e la gola secca, gli occhi si iniettano  e lacrimano di sangue  denso e di colore scuro, più simile alla terra del bosco che al caldo del tramonto. Ma pur con così tanta sofferenza lo scopo si ottiene perché ampia è la nostra conoscenza della materia, troppi anni abbiamo dedicato alla consacrazione della nostra anima alle forze oscure perché queste non ci si siano disvelate e plagiate alla nostra volontà.
Il VERBIS DIABLO è come la nostra lingua madre. Conosciamo a menadito le formule di cui abbisogniamo.
Guardati mortale dal non provocare la nostra ira perché noi stessi non la governiamo . Essa vive di spirito proprio ed alberga in noi estranea e di sua distinta volontà si autogestisce. Cosicché quando gonfia d'ira si lascia andare a qualche pronunciamento della lingua oscura noi stessi impauriamo dal risultato che ella ottiene.
Potente è la conoscenza accumulata in questi anni di pratiche alchimistiche e di esperimenti al nero, di meditazioni ed iniziazioni alle arti misteriche. Sì che non riusciamo a contemplarla in toto ma parte per parte a seconda dei bisogni del momento.
Si ci svela giorno per giorno. E ogni giorno non smettiamo di stupirci della sua potenza.

venerdì, gennaio 16, 2015


Che terribile essere attratti dalle persone giovani. Sognare quei corpi in cui si è stati anni fa e desiderarli è frustrante: essi cercano la giovinezza sua pari, così come fu per me a suo tempo.
Eppure non si riesce a sottrarsi a questa fascinazione. Non vi è bellezza nelle cose vetuste e io sono un esteta non è una novità.
Poi c'è il fatto che essendo vecchio, mi riconosco la mancanza di bellezza; in effetti non sono mai stato bello ma attraverso artifizi ad hoc riuscivo ad essere attraente. Mi nutrivo degli sguardi desiderosi della gente pur sentendomene imbarazzato. Spesso mi negavo l'appagamento della carne mi era sufficiente il riconoscermi come oggetto seducente. Ricercavo la prova delle mie capacita seduttive nel suo manifestarsi, nei soggetti che la subivano, attraverso inviti più o meno espliciti, al fare sesso. Il tutto si risolveva in un ammiccamento un flirtare reciproco che andava poi inevitabilmente scemando. Infatti la forza attrattiva dell'oggetto del nostro desiderio scema nel tempo secondo queste due varianti: se l'oggetto ci è concesso la curva del desiderio decade precipitosamente per poi impennarsi nuovamente con l'andare del tempo, se non ci è concesso decade con meno velocità ma senza più risalire.

mercoledì, dicembre 03, 2014

Ed egli gli disse : "Indubbiamente i soldi fecero di noi un uomo migliore di quello che in realtà eravamo."
Il dover vivere in ristrettezze economiche è la peggiore delle condanne possibili.
Ma i soldi ci costarono troppa liberta ed invecchiammo dietro delle fredde sbarre senza trarne che effimeri vantaggi.
Il gioco deva valere la candela.

ps: ho modificato ora questo vecchio post in cui ho riscontrato un errore di sintassi e mi accorgo che lo posta in data odierna. peccato veramente, perché risaliva a più di un anno fa.

46 anni e qualche giorno

33 anni quando incomincia questo deliro. da poco ne ho compiuti46. quanto sesso,  droga, galera, soldi sprecati, amori bruciati, moto, notti in bianco, donne, alcool, viaggi, tentati suicidi, armi, uomini, auto, siringhe, preservativi, e quanto-tanto altro. sarebbe interessante analizzare l'evoluzione o involuzione che sia del canone espressivo ma a che pro e con che senso? mica sono diventato un artista in qualche campo da giustificare la fatica. perciò si sbagliavano quelli che "distratti" dal mio manifestarmi mi attribuivano una qualche nascosta e difficilmente capibile qualità che con gli anni si sarebbe rivelata al fine, facendo di me un "prescelto" ,un artista certo, quando già e solo mi facevano diverso allora e oggi. o quanto mi sono cullato in questa diversità, quante volte gli ho attribuito una valenza salvifica, positiva, quando altro non era che l'incapacità manifesta di aderire a qualche canone, l'imboccare una direzione che mi portasse ad un approdo piuttosto che il nulla sommato al niente che ho fatto, che sono.
 
salvo in una sottocartella, nel mio ebook reader vari manuali di scrittura creativa, che beninteso non ho mai letto. o velleità ne ho avute a bizzeffe tra le tante anche quelle della scrittura. ma non c'è armonia in queste parole a rileggere salta in bocca un sapore acre di ruggine con la polvere del tempo sopra. cosi il corpo deperisce senza nessuna consolazione: altro non sono stato che un gran coglione.

venerdì, febbraio 28, 2014

Elegia

Entreremo , di nuove tuniche poetiche bardati, nelle vostre vecchie citta
e vi (puntini di sospensione, n.d.a.)
vi arderemo tutti
tutti voi che troppo pregate
e vi (puntini di sospensione, n.d.a.) 
vi arderemo tutti
tutti voi che a lungo sognate
e vi (puntini di sospensione, n.d.a.)
vi arderemo tutti
tutti voi che da troppo tempo non amate
 

giovedì, aprile 25, 2013

Ancora una cosa , giusto per ricordarmi in un prossimo futuro se mai lo vivrò: ho preso a non lavarmi.
I miei problemi di circolazione stanno peggiorando. Ormai
sono ridotto ad una autostrada americana, spero tra quelle solcate da Kerouac and his car , intasata dall'imbottigliarsi di cumuli raggrumati di materiali di scarto e di taglio, annoiata dai rallentamenti  di flussi resi fessi dalle strettoie causate dal collasso delle pareti venose.
Terribile la vecchiaia. Per tutti c'è il passaggio verso questo stato. Io sono stato fortunato, infatti per me c'è stato abbastanza avanti con gli anni ma è arrivato. Ovviamente mi riferisco all'aspetto visivo dello stato in oggetto: i capelli bianchi, le rughe, i cedimenti dei tessuti, le macchie epidermiche etc.
Ora sono qui davanti al pc, sempre qui, non ho voglia di uscire e mi manca tanto la seduzione che esercitavo tempo fa su le persone e le cose.
Non consumo più la quantità industriale di eroina di una volta. Non posso più permettermelo. Non faccio reati: non reggo più la galera come una volta. Ora mi spaventa solo l'idea e quindi è un deterrente fortissimo.
Me ne sto qui ad aspettare che mia madre se ne vada sì da poter disporre di una certa quantità di soldi che probabilmente userò per i ritocchi chirurgo-estetici a cui ho dovuto rinunciare ultimamente.
Poi morirò e mi farò cremare.